La bisciola è un dolce tipico della gastronomia valtellinese, tradizionalmente simbolo del Natale ma ormai presente sulle nostre tavole durante tutto l’anno.
Le origini di questo golosissimo dolce sono avvolte dalla leggenda. Si racconta che la sua nascita risalga alla fine del 1700, quando Napoleone, invadendo il nord Italia durante la sua Prima Campagna d’Italia, passò proprio per la Valtellina. Qui chiese ad un cuoco locale che gli fosse preparato un dolce con prodotti del luogo. Il cuoco, si narra, inventò una sorta di pane dolce con miele, burro, uvetta e frutta secca, come noci e fichi, che arricchivano l’impasto base di farina e uovo.
Se fosse come la leggenda racconta, la nascita della bisciola avrebbe un qualcosa di mitico. Purtroppo però non ci sono dati storici certi che confermano che il condottiero francese sia passato dalla Valtellina. L’origine della Bisciola quindi, non può essere ricondotta ad una data certa come la leggenda racconta.
Si può tuttavia affermare che l’origine di questo prodotto risalga a ben prima dell’età napoleonica. Molto più probabile infatti è che la Bisciola fosse un dolce tipico delle classi sociali meno abbienti, come si può intuire dalla semplicità degli ingredienti utilizzati. Di conseguenza, si pensa sia stata parte di quelle ricette tramandate oralmente di generazione in generazione ma mai trascritta nei libri di cucina.
Nacque così la Bisciola, anche definita “Panettone Valtellinese”, considerato il largo uso che se ne fa, come accennavamo poc’anzi, durante le festività natalizie. Nel 2013 la bisciola ha ottenuto la Certificazione M.C.G. (marchio collettivo geografico), un riconoscimento che ne riconosce e garantisce la filiera produttiva e la qualità delle materie prime.